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Armando

Questa non vuole essere una lettera di gioia, in questa lettera non scriverò che il corso che ho frequentato una ventina di giorni fa mi ha cambiato la vita, mi ha reso diverso o magari migliore, non parlerò di Peppe Coppola come di un taumaturgo, uno sciamano, un sommo stregone che con le sue facoltà riesce ad alleggerirti di un problema che ti ha assillato da quando eri un ragazzino.

In questa lettera voglio parlare di un corso tenuto da un uomo, un uomo che non è né un medico, né uno psicologo (anche se gli darei la laurea ad honorem). E’ soltanto un ex balbuziente che da tanti anni si lambicca il cervello per trovare soluzioni sempre nuove e sempre più raffinate per aggirare, per “fare fesso”, e per poi definitivamente sconfiggere questo orribile mostro che sa essere nello stesso tempo fortissimo ed incredibilmente subdolo.

Ed il bello sapete qual è? E’ che queste soluzioni funzionano!

Queste poche e semplicissime regole, abbinate ai consigli di Peppe, di Flaviano e degli altri ragazzi che già avevano frequentato il corso, riescono a farti parlare presto in maniera scorrevole, tanto presto, che in molti casi come in quello del sottoscritto, erano costretti a frenare i facili entusiasmi ed a farti tornare con i piedi per terra.

Ma al corso non c’ero solo io che dovevo essere frenato, c’erano anche altri ragazzi che dovevano essere incitati ad andare un po’ più spediti perché erano timidi o perché avevano paura di osare troppo e di fare il passo più lungo della loro gamba e Peppe riusciva sempre a trovare le parole adatte per ognuno di noi, riusciva sempre ad avere una riposta chiara e convincente per ogni nostra domanda perché, in tanti anni di esperienza, ha maturato quel sicurezza e quell’esperienza che gli consentono di risolvere con prontezza e tranquillità i problemi di ogni singolo caso.

Forse qualcuno penserà che, scrivendo queste cose, sia poco carino con lui ma la cosa che in questa lettera mi preme chiarire di più è che Peppe è uno di noi. Voglio ribadirlo e sono sicuro che lui lo apprezzerà : PEPPE E’ UNO DI NOI!

Infatti soltanto una persona completamente calata nella nostra realtà, una persona che ha sofferto le nostre stesse pene poteva scovare questo metodo che egli, sia chiaro, ha applicato anzitutto su se stesso e che ha cominciato a diffondere solo dopo essersi accorto che funzionava.

Voglio chiudere questa testimonianza dicendo che attualmente non mi sento ancora un ex balbuziente, non mi sento di dirlo anche se ora parlo bene il 99% delle volte che apro bocca; sono sicuro però di arrivare presto ai livelli di Peppe, di Flaviano, di Federica, di Francesco e di tanti altri ragazzi per i quali la balbuzie è solo uno sbiadito ricordo.

Per ora però posso dire di essermi prese tante belle soddisfazioni: ora non ho più paura se devo entrare a comprare qualcosa in un negozio e non mi batte più il cuore a mille se devo ordinare una pizza. Quando parlo con gli altri non sento più risatine e non vedo più volti compassionevoli.
Ora mi sento una persona come tutte le altre, sento che il prossimo mi tratta come tratta gli altri perché è questo che insegna il corso di Peppe:a sentirci solamente, semplicemente, meravigliosamente delle persone normali.