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Daria

Ciao,
sono Daria, ho 24 anni e vengo da Roma.

Qualche tempo fa avevo deciso di diventare sordomuta…vabbé visto che diventare sordi non è proprio una genialata avevo optato solo per la mutezza (si dirá così? Mesá di no..). In fondo non sarà poi tanto difficile imparare il linguaggio dei segni, mi dicevo, e poi almeno così non sarò qualcosa di ibrido, farò parte di una categoria consolidata (mi scuso con tutti i sordomuti del mondo per questi pensieri ma ne ero proprio convinta al 100%).

Sempre qualche tempo fa, per la troppa pigrizia nel diventare muta avevo escogitato una specie di certificato medico autoprodotto da presentare agli esami orali dove avrebbe dovuto esserci scritto: “per evitare che la signorina in questione faccia strani versi e lunghe pause confondibili con l’ignoranza su un qualsiasi argomento invitiamo il professore ad essere clemente e a trasformare l’esame orale in uno scritto, per il bene della psiche di entrambe le parti”

La disperazione universale in cui sguazzavo era dovuta essenzialmente alla mia doppia facciata (da me presunta): normalissima o semi con gli amici (per via dei mille trabocchetti di cui pensavo avere i brevetti assoluti al mondo e che poi si sono rivelati degli squallidi standard) e semimuta-sputacchiante con la categoria dei professori universitari, dei baristi, dei dentisti e dei centralinisti.

E cosa ancor più struggente: non voler parlarne con nessuno.

C’é poi un’aggravante forse troppo grave… ero convinta di avere un male rarissimo di cui solo io e forse un altro che viveva in Giappone soffrivamo: una specie di disturbo nervoso che secondo i miei genitori e quelli del giapponese si potesse curare solo con la fatidica frase taumaturgica: “ calma, fai un bel respiro”

Questa ignoranza, mi vergogno a dirlo, è durata fino all’estate del 2003, quando nel magico universo di internet mi venne in mente di digitare “balbuzie”… ODDIO CHE ORRORE QUELLA PAROLA!!!! Vabbé la faccio breve… scoprii di essere balbuziente (anche se in cuor mio lo sapevo) e finalmente di far parte almeno di una categoria di persone che è tormentata come te, che usa i tuoi stessi trucchetti e che scrive come te lunghe lettere disperate sulla sfiga di vivere in questo mondo infame.

C’é un elemento a mia discolpa però: il logopedista quando mi visitò a cinque anni e mi disse “passerà con lo sviluppo” come diceva a tutti …. quella volta per una mera questione statistica ci azzecco’! E infatti a 12 anni avevo smesso cavolo!!! Ero una di quella piccola percentuale ma ce l’avevo fatta!! E invece siccome la sfiga cosmica non mi aveva dimenticato in onore degli esami di maturità ho ripreso a balbettare.

E dopo ben quattro anni da questo episodio feci la mitica scoperta di cui sopra (che ero balbuziente).

Forse questa mitica scoperta fu il primo passo verso la mia guarigione, in seguito patrocinata e sponsorizzata dall’Egr. Sig. Peppe da Orvieto che ti spiega solo quello che ha fatto ed è convinto che ci possono riuscire tutti se a inventarsi la tecnica è stato uno così scemo come lui. (tanto ha detto che non le legge le lettere!)

Ora corro libera e felice nei prati verdi e i fiorellini sbocciano al mio passaggio e i puttini volano allegri sopra la mia testa!

Niente di tutto questo, ho sempre i problemi storici: vivo ancora con i miei, ancora devo finire la facoltà di architettura, ancora mi devo trovare il fidanzato da portare a casa che mia nonna mi sta facendo una testa così! Ho l’asma, sono daltonica e non riesco a imparare qual’è la destra e la sinistra….

Ma mi sono tolta il più grosso mattone esistente e gravitante sulle mie spalle: la paura del silenzio.