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Eleonora

Ciao,
sono Eleonora e ho 19 anni.

Ho provato un milione di volte in passato a scrivere questa testimonianza, ma ogni volta che iniziavo poi il racconto si interrompeva a metà.

La spiegazione a questo strano fenomeno non era una gravissima forma di pigrizia ma semplicemente il fatto che, per me, la storia aveva un inzio ma non una fine. Mi spiego meglio:
Ho fatto il corso più o meno 4 anni fa, precisamente nell’ormai remoto Novembre 2004.
A quei tempi ero una ragazzina che aveva un problema, ma che voleva credere di non averlo, o perlomeno far credere agli altri che fosse così.
La cosa buffa è stata che, dopo aver fatto questo corso, a causa della mia ormai famosissima propensione ai capricci, ho capito solo dopo un bel po’ che io avevo realmente un problema e che a quel corso i miei genitori non mi ci avevano mandato per hobby ma perchè capivano che, nonostante la mia recitazione da oscar, io non stavo poi così bene.

Qual’era il problema?
Il problema era che mi riconoscevo in quella categoria di babuzienti che “si blocca poco” e che “con gli amici riesce a parlare”, quanto mi fa ridere pensarci ora…
Beh, comunque, considerarmi come tale ha reso il tutto più difficile.
In fondo, perché dovevo smettere di balbettare se balbettavo così poco? Del resto che importanza aveva se ogni dieci secondi dovevo cambiare parola, se nel 90% dei casi cercavo di essere diversa da quello che sono, se i rapporti con gli altri non superavano mai una certa soglia di confidenza, se alle interrogazioni prendere un 6 era il massimo a cui potevo aspirare, se conducevo una vita mediocre e quello che gli altri pensavano di me era moooolto più importante di quello che io pensavo di me!?
cosette da niente no? :-)

Capire che non si è più o meno balbuzienti in base a quanti blocchi si hanno al minuto hai, ma che lo si è perché, per la maggior parte delle volte, si sceglie comunque il silenzio, e perché gli occhi degli altri ci sembrano sempre più forti dei nostri, che si è balbuzienti prima nella testa e poi nella parola, è stato fondamentale, perché da li in poi ho scoperto che il problema non potevo cercare di risolverlo “abbastanza” o “un po’” o “quanto serve”; ma che dovevo risolverlo e una volta per tutte.

Ma come ho fatto a capirlo?!

Credo che mi sarebbe risultato assai difficile, forse impossibile, se non avessi fatto questo corso, se non ci fosse stato qualcuno a spiegarmi che non si smette di balbettare per gli altri, ma per se stessi, qualcuno che mi insegnasse una tecnica per poter parlare in ogni situazione. Se non mi fossi circondata di altre persone che come me cercavano di affrontare questo problema, che quotidianamente si spingono un pò più in là per cercare di cambiare qualcosa di sè, per smettere di nascondersi dal mondo e iniziare a mostrarsi per quello che si è. E credo che se così non fosse andata, ora la fine di questa storia non potrei raccontarvela.

C’è una frase che mi torna sempre in mente, ed è una frase che mi dissero durante il mio corso:
ricordo che mi fece un grande effetto, perchè effettivamente non mi ero mai fermata a pensare che forse quello che ero potesse bastare!!(CHE IDEA ASSURDA!)
L’unica cosa da fare non era cercare di cambiarmi per gli altri, ma semplicemente credere un pò di più in me e in quello che avevo da dire.
Ed è questo che con il tempo ho imparato a fare, avevo gli strumenti per riuscirci e mi era stato di nuovo donato l’uso della parola, il resto anche se c’è voluto un pò, è venuto da se.

Ad oggi sono una gran rompiscatole, non mi sta mai bene niente e devo mettere sempre bocca su tutto. Sono una gran pettegola, faccio sorridere la gente e rido da sola alle mie battute.
Non dico mai una parola in meno ma sempre qualcuna in più, sono logorroica e non ho paura di dire quello che penso e anzi cerco sempre di convincere gli altri che ho ragione io (ve l’avevo detto che sono diventata una rompiscatole!!) e soprattutto la cosa che mi piace fare di più è raccontare a chiunque incontro la mia storia, questa storia che sto raccontando a voi.

Cito un’altra frase, sempre detta durante il mio corso, e che spero sia utile per voi come lo è stata per me: Beh, questo è il mio merito più grande.
E’ la medaglia che porto con più orgoglio sul mio petto.

Ho risolto il mio problema, e quello che mi rende felice è che ripensando al mio passato da balbuziente mi viene da sorridere perché tutto quello che sono e che faccio oggi mi ripaga alla grande di quello che è mancato in passato.

E senza quel passato non sarei quella che sono ora.