top of page

Scrivici su WhatsApp

I falsi miti riguardo la balbuzie

Immagine del redattore: Balbuzie.comBalbuzie.com

falsi miti balbuzie copertina

Da quando ero bambino, la balbuzie è sempre stata una parte di me, ma non posso dire che sia mai stata una parte facile da accettare.


In tanti anni, ho sentito di tutto su cosa potrebbe causarla e su come si dovrebbe “curare”.


A volte, le persone si sono avvicinate con compassione e curiosità, altre volte con sguardi di pietà o con affermazioni sicure su come risolvere il mio problema, senza però comprenderne davvero la complessità.


Nel tempo, ho imparato che esistono tanti falsi miti sulla balbuzie, e spesso è difficile farli sparire dalla mente delle persone.


Vediamone qualcuno:


1) Non balbetta sempre... quindi non è balbuzie!


Un’idea molto comune è che sia “strano” il fatto che un balbuziente non balbetti sempre.


Mi è stato detto più volte, con stupore e quasi sospetto: “Ma non è strano? A volte parli benissimo, altre invece ti blocchi”.


La verità è che la balbuzie non è prevedibile. Ci sono momenti in cui riesco a parlare con scioltezza, magari quando sono da solo, rilassato, o mentre canto.


La balbuzie è influenzata da molte variabili: l’emozione, il livello di ansia, l’ambiente e persino la presenza di altre persone. Quindi, non è “strano” che i blocchi non ci siano sempre: è solo un aspetto complesso di un disturbo che non segue regole precise.


Anche chi balbetta ha momenti di fluidità, ma questo non rende il disturbo meno reale.


2) Ha iniziato a balbettare perché ha visto qualcun altro farlo


Un altro mito che mi ha sempre fatto sorridere (ma anche un po’ arrabbiare) è l’idea che la balbuzie si possa “prendere” per imitazione, come se fosse una specie di influenza.


Alcune persone mi hanno chiesto, seriamente, se non fosse possibile che io avessi cominciato a balbettare dopo aver visto qualcuno farlo.


Ovviamente non è così. La balbuzie ha radici profonde, legate a fattori neurologici che non si possono semplicemente acquisire dall’osservazione.


La realtà è che imitarla non fa altro che accendere riflettori sul problema, spesso in modo insensibile. Se qualcuno imita il mio modo di parlare per scherzo o senza pensarci, il risultato è solo aumentare il disagio e l’incomprensione.


3) Dire "Respira" o "Stai Calmo" può aiutare


Una delle cose che sento più spesso quando mi bloccavo è: “Respira” o “Stai calmo”.


Sono frasi che, all’apparenza, potrebbero sembrare gentili e premurose, ma chi non vive la balbuzie non può capire quanto quelle parole possano amplificare la frustrazione.


La balbuzie non è qualcosa che si risolve con un respiro profondo o con una “pausa per pensare”. I blocchi sono spesso fuori dal controllo cosciente e legati a meccanismi che si attivano in modo automatico.


Non è che non abbia mai provato a “calmarmi” o a “respirare”: semplicemente, quei consigli, per quanto ben intenzionati, non toccano la radice del problema e rischiano solo di aumentare la pressione.


4) La balbuzie è causata dall' ansia o dalla timidezza


In tanti anni, ho sentito dire anche che la balbuzie sia causata dalla timidezza o dal nervosismo.


La realtà è ben diversa: se è vero che stress e ansia possono amplificarla, non sono certo la causa della balbuzie.


Anche se non tutti i balbuzienti sono introversi, è vero che il modo in cui ci vedono spesso contribuisce a plasmare il nostro carattere.


Dopo anni di difficoltà, parlare in pubblico può diventare fonte di ansia, ma ciò non significa che sia questo a provocare i blocchi.


La balbuzie è un problema di fluidità che si manifesta anche quando si è sicuri di sé, estroversi o rilassati.


In situazioni di pressione sociale, certo, può peggiorare, ma dire che sia solo un riflesso del carattere è davvero riduttivo.


5) Chi balbetta non è particolarmente intelligente


Eppure, il mito più pesante che ho dovuto affrontare è stato quello secondo cui la balbuzie sarebbe un segno di scarsa intelligenza.


Crescere con questa idea che aleggia attorno a te può essere molto dannoso, specialmente se sei giovane e magari più vulnerabile ai giudizi degli altri.


L'idea che la balbuzie possa essere scambiata per incapacità mentale è assurda e totalmente falsa.


La balbuzie riguarda esclusivamente la fluidità del linguaggio, non ha nulla a che fare con l’intelligenza. Eppure, mi è capitato spesso di vedere sguardi di compassione o pietà, come se fossi meno capace degli altri.


Solo chi ha vissuto esperienze simili può comprendere quanto possa essere difficile superare questi pregiudizi e mantenere la propria autostima intatta.


6) Balbuzienti si nasce


Ho sentito anche dire che si nasce balbuzienti. È vero che esistono predisposizioni genetiche, ma questo non significa che la balbuzie sia sempre presente fin dalla nascita.


Spesso si sviluppa durante l'infanzia, in particolare durante il periodo dello sviluppo del linguaggio. Alcuni bambini superano questa fase, altri no.


In alcuni casi, come lo è stato per me, può manifestarsi in età più avanzata, magari in risposta a situazioni emotivamente intense o stressanti.


La balbuzie non è qualcosa di predestinato; ha una natura complessa, legata a un insieme di fattori.


7) Se non ripete le parole, allora non balbetta


Infine, un’altra convinzione comune è che per essere balbuzienti bisogna per forza ripetere le sillabe. Non è così.


Anche il silenzio può essere una forma di balbuzie.


La balbuzie può manifestarsi con diversi tipi di blocchi, come pause forzate, parole che si spezzano o esitazioni evidenti.


Ogni persona che balbetta ha un proprio schema unico, quindi il fatto di non ripetere le sillabe non significa che non sia comunque una difficoltà reale.


Anche questo aspetto è un ricordo costante che la balbuzie non è una definizione rigida, ma piuttosto una condizione che assume forme diverse in base alla persona.


Conclusione


Abbiamo visto quanto sia comune sviluppare false credenze sulla balbuzie, spesso senza nemmeno rendersene conto.


Questi falsi miti possono anche radicarsi nelle famiglie delle persone che balbettano; a volte sono proprio i parenti stretti, come zii o persino i genitori, a non conoscere a fondo la natura della balbuzie.


Per supportare chi vive questa condizione, è fondamentale partire dalla comprensione, e questa può nascere solo da informazioni corrette e affidabili.


Anche molti episodi di bullismo nascono proprio dalla mancanza di conoscenza: per questo è così importante fare chiarezza su cosa significhi davvero balbettare e su come sia possibile aiutare senza giudicare.

159 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Kommentare


bottom of page